25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.  L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre quale data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in questo giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della nonviolenza e del rispetto delle donne.  

La data della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna anche l'inizio dei "16 giorni di attivismo sulla violenza di genere" che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Centro for Women's Global Leadership (CWGL) e sostenuto dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la negazione della violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.  

Questo periodo comprende una serie di altre date significative, tra cui il 29 novembre, il Women Human Rights Defenders Day (WHRD),  il 1º dicembre, la Giornata mondiale contro l'AIDS e il 6 dicembre, anniversario del massacro del Politecnico di Montréal , quando 14 studentesse di ingegneria furono uccisi da un venticinquenne che affermò di voler "combattere il femminismo". Il colore arancione è utilizzato come colore di identificazione della campagna, ogni anno concentrato su un tema particolare. Dal 2014 ha assunto come slogan "Orange the World".  

In molti paesi, come l'Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

L'idea è nata da un'installazione dell'artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all'omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani. L'installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo, fra cui Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Ecuador, Canada, Spagna e Italia.    

La campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dai  Centri antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell'ambito della Violenza contro le donne.


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