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Rita Chianese, Coordinatrice locale e responsabile della comunitร educante per Next Economia, segue il progetto M'a Firu – Competenze per i giovani, sin dal suo avvio, nel mese di luglio dello scorso anno. Il suo obiettivo, in linea con le finalitร dello stesso progetto, รจ quello di costituire un gruppo composto da tutti gli attori, sia del settore pubblico che di quello privato, che lavorano con i minori al fine di progettare ed elaborare una serie di azioni rivolte ai minori attivi nel territorio, che siano partecipi e propositivi. Un gruppo che si รจ allargato e che ha anche l'obiettivo di attivarsi come "Pensatoio" per i ragazzi, in termini positivi. Della Comunitร educante fanno parte le scuole, l'Istituto Commerciale, il Professionale, il Classico e l'Industriale, l'Istituto Pascasino, Il Comune - Settore Servizi Sociali, l'Associazione Marevivo di Luisa Tumbarello, il Cif di Livorno, il Fablab di Martina Ferracane, L'associazione di rugby I Fenici, Salvatore Inguรฌ, sia in quanto rappresentante dell'USSM, Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, che di Libera, la Biblioteca sociale Otium. Uno strumento, questo della Comunitร educante, che puรฒ parallelamente anche per il Comune pensare ad attivitร per i ragazzi, perchรฉ capita che spesso chi lo fa non รจ immerso nel contesto giovanile e di conseguenza i ragazzi non conoscono le attivitร e i modelli proposti.
“E’ importante che sia una realtร che rimane alla cittร e tal riguardo avverrร la stipula di un accordo tra le sue varie componenti, che elaboreranno un regolamento anche sul come si devono avvicendare nelle convocazioni di queste riunioni, che devono continuare – dice Rita Chianese -. Lo strumento deve rimanere e deve passare a una fase operativa, con incontri di confronto”.
Sui Campus dei mesi di luglio e settembre, condotti a Marsala da Caterina Acquarone e Mirjam Ognibene, Rita Chianese ha le idee chiare: “Sono stati qualcosa di piรน che un'opportunitร di integrazione. Direi anche un modo per abbattere i pregiudizi, che soprattutto in questo momento storico vengono vissuti e sentiti, perchรฉ รจ vero che la percezione dei ragazzi รจ quella di essere esposti a condizioni di pericolo dal momento che il centro cittร รจ popolato da ragazzi extracomunitari e in seguito ad alcuni episodi di violenza questa attiva delle preoccupazioni generiche, ma quando si lavora insieme si ha modo di abbattere ogni pregiudizio, comprendendo che, come in tutte le comunitร , il problema non รจ attribuibile a una sola parte e non si puรฒ fare di tutta l'erba un fascio. Io come psicologa lavoro nelle scuole da 20 anni e credo molto nella possibilitร di coinvolgere le scuole nelle attivitร che riguardano le offerte dei servizi nei territori. La scuola รจ e deve essere inglobata nel sistema territoriale. Manca perรฒ nella realtร questa opportunitร di integrazione tra i servizi; manca la circolaritร tra i servizi”.
Rita Chianese evidenzia
che la psicologia scolastica intercetta condizioni di disagio e orienta nel
territorio situazioni che devono essere prese in carico, ma gli scollamenti nei
servizi territoriali tra il pubblico e il privato ci sono ed รจ importante che
ci sia il Comune come garante.
“Una comunitร evoluta non
puรฒ non investire sui giovani, che sono il futuro – dice – Io ho visto nei
ragazzi molta partecipazione, perchรฉ i giovani quando hanno opportunitร di
essere attivi sono sorprendenti, dimostrando peraltro un’ottima competenza degli
strumenti tecnologici, essendo della generazione z”.
Si avvicina intanto il Festival
Nazionale dell’Economia Civile che si svolgerร a Firenze dal 3 al 6 ottobre e
che ha come fulcro quello di costruire una societร piรน equa, inclusiva e
solidale.
“E’ una bella opportunitร
che a conclusione del progetto stanno avendo 25 di questi nostri ragazzi che
parteciperanno - dice Rita Chianese - . Non รจ semplice trovare un raccordo tra
enti che hanno esigenze diversificate; questa partecipazione puรฒ essere resa
possibile e continuativa se c’รจ investimento da parte dei responsabili di
questi enti che danno disponibilitร e credibilitร a queste iniziative. I referenti
della comunitร educante devono essere motivati al percorso compreso nella sua
funzionalitร , che ha un fine importante nella comunitร . Per questo a breve
verrร firmato il Patto di comunitร , che avrร un suo regolamento”.
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