Sono passati oltre 30 anni dall’adozione di quella convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata nel 1989, l’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991.
La Giornata Mondiale dei diritti dei bambini si celebra il 20 novembre di ogni anno. La data scelta coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989. In particolare, quest'anno il 20 novembre 2024 segna i 35 anni dall’approvazione della CRC.
Composta da 54 articoli, la Convenzione è stata ratificata da tutti i Paesi del mondo, esclusi gli Stati Uniti.
Alla base di questo documento così importante ci sono 4 principi fondamentali:
- Parità di trattamento – nessun bambino deve essere discriminato in base a sesso, origine, cittadinanza, lingua, religione, colore della pelle, disabilità o opinioni politiche
- Salvaguardia del benessere – in tutte le decisioni che possono avere ripercussioni sui minori (sia a livello familiare sia statale), è prioritario l’interesse superiore del bambino
- Diritto alla vita e allo sviluppo – ogni bambino deve avere accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione e deve essere protetto da abusi e sfruttamento
- Ascolto e partecipazione – il bambino deve poter esprimere la propria opinione ed essere ascoltato; deve essere informato in modo adeguato alla sua età e venire coinvolto nelle decisioni che lo riguardano.
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